Con la partenza delle baby vaccinazioni in Puglia arrivano le stelle di Natale in corsia per i bambini e le loro famiglie, un gesto di vicinanza all’avvio della campagna di somministrazione per la popolazione pediatrica.
L’iniziativa organizzata da Coldiretti Puglia all’Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII di Bari ha visto i giovani agricoltori e i florovivaisti di Coldiretti colorare con le stelle di Natale l’ambulatorio per le baby vaccinazioni, con la pianta simbolo delle festività natalizie donata alle famiglie che hanno deciso sin da subito di vaccinare i bambini dai 5 agli 11 anni contro il Covid-19.
Un impegno per sostenere l’accelerazione della campagna vaccinale nel momento in cui l’avanzare dei contagi minaccia nuovamente la salute dei cittadini. Il supporto alla rete nazionale organizzata dal Commissario Straordinario all’Emergenza Generale Francesco Paolo Figliuolo è reso possibile, grazie alla presenza capillare sul territorio della Coldiretti con 1,5 milioni di dipendenti, agricoltori e addetti alla filiera agroalimentare Made in Italy.
Secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ il fiore simbolo del Natale è ricercato quest’anno dal 49% degli italiani che non vogliono rinunciare a decorare le proprio case, ma difficoltà nella produzione sono sensibili anche per altre piante e fiori tradizionali delle feste. Il rincaro dei costi energetici – continua la Coldiretti – si trasferisce sui costi di produzione come quello per gli imballaggi, dalla plastica per i vasetti dei fiori rendendo insostenibile la situazione.
A rischio è un settore da primato per il Made in Italy con il valore della produzione pugliese di fiori e piante stimato in 300 milioni di euro, con un risvolto occupazionale di oltre 2 milioni di giornate di lavoro. Il caro delle bollette energetiche, infatti, ha fatto raddoppiare i costi di produzione delle stelle di Natale nei vivai che in alcuni casi sono stati costretti a smettere di produrle determinando un vistoso calo dell’offerta, tanto che in certe zone risultano introvabili.
Per le Stelle di Natale sono richiesti fra i 15 e i 20 gradi all’interno delle serre e con le temperature che vanno sotto zero è necessario compensare facendo lavorare al massimo le caldaie con un vero e proprio salasso per i vivaisti. I prezzi delle Stelle di Natale variano a seconda delle dimensioni, del vaso e possono andare dai 5 fino ai 150 euro per le varietà più strutturate o a quelle ad alberello.
“Per ottimizzare l’acquisto e far sopravvivere le stelle di Natale alle feste, la Coldiretti ricorda che la pianta è ancora viva anche dopo la perdita delle foglie e che è molto importante mantenerla durante il periodo di “stasi” all’ombra, lontana da luoghi dove possa ricevere luce artificiale come lampadine e televisioni, perché si tratta di una pianta “brevidiurna” che fiorisce in conseguenza di un adeguato periodo trascorso con un basso numero di ore di luce”, spiega il leader di Coldiretti Giovani Impresa Bari, il florovivaista Giuseppe Caporale.
Durante il periodo primaverile – informa la Coldiretti regionale – sarà opportuno effettuare una potatura abbastanza vigorosa e portarla in terrazzo per riporla nelle case verso ottobre/novembre in un ambiente poco luminoso (8 ore max di luce al giorno) al fine di facilitare la crescita di nuove foglie (che assumeranno il caratteristico colore rosso) e di nuovi rami.
Un ultimo piccolo accorgimento – conclude la Coldiretti Puglia – per far rifiorire la stella di Natale è la concimazione, quest’essenza predilige concimazioni a base di potassio e fosforo, soprattutto nel periodo autunno invernale. Così facendo l’anno successivo si potrà avere ancora la stella di Natale, scientificamente chiamata Euphorbia pulcherrima (dal latino bellissima), facendo fruttare gli acquisti fatti durante queste festività.