Tutto esaurito a pranzo negli agriturismi pugliesi, nonostante il maltempo abbia rovinato i piani di pic nic e gite all’aria aperta. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia per la Pasquetta che evidenzia la voglia di evasione dei cittadini, nonostante le temperature siano inaspettatamente basse, rispetto al clima primaverile tanto atteso, e le piogge torrenziali abbiano rovinato la festa, per l’impossibilità di stare all’aria aperta.
Pasquetta da tutto esaurito a pranzo nei 900 agriturismi pugliesi secondo Terranostra, associazione agrituristica di Coldiretti, con i turisti e consumatori che hanno deciso di pranzare a tavola in un agriturismo che offre l’opportunità di trascorrere una giornata lontano dalle città nel verde senza rinunciare alla comodità e alla protezione garantita dall’ospitalità delle aziende di campagna.
Sulla base delle indicazioni di Campagna Amica a far scegliere una delle aziende agrituristiche pugliesi – sottolinea la Coldiretti – è anche la spinta verso un turismo tutto Made in Italy di prossimità, “sostenibile” in termini di costi, distanze e rispetto del proprio benessere.
Un’opportunità – sostiene la Coldiretti – gradita anche dalle giovani generazioni che spesso in piccoli gruppi di amici scelgono gli agriturismi, che hanno adeguato la propria offerta alle nuove esigenze.
La cucina a chilometri zero è una delle ragioni principali per scegliere l’agriturismo, in un Paese come l’Italia dove un circa un terzo del budget delle vacanze di Pasqua è destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o souvenir enogastronomici nei mercati che si moltiplicano con l’arrivo della primavera.
Tra i piatti più gettonati nei picnic del Lunedì dell’Angelo ci sono – sottolinea la Coldiretti – lasagne, pasta alla forno, agnello, salumi, formaggi, uova sode e le tradizionali grigliate sul posto a base di carne, pesce ed anche verdure. Non mancano però – conclude la Coldiretti regionale – polpette, frittate di pasta o di verdure, pizze farcite, ratatouille e macedonia, ma anche colomba farcita da creme realizzate con la “cucina del giorno dopo” favorita dalla tendenza a ridurre gli sprechi.