La pandemia da Covid-19 ha lasciato strascichi ben più evidenti e, se vogliamo, più gravi dei disagi psicologici se parliamo di decessi e perdita di lavoro.
“L’errore più grande sarebbe sottovalutare le sofferenze soprattutto dei soggetti più fragili, fra i quali rientrano certamente i più giovani”. Il presidente dell’Ordine degli Psicologi di Puglia, Vincenzo Gesualdo, commenta l’aumento di suicidi, tentativi di suicidio e atti di autolesionismo che si stanno moltiplicando.
“Gli adolescenti tra i 12 e 17 anni sono stati investiti dal cosiddetto sovraccarico emotivo e sono i più provati dal lockdown” – continua Gesualdo. “L’isolamento ha svuotato di significato la vita di molti di loro: sappiamo che non vogliono più uscire di casa, soffrono moltissimo e si isolano dal mondo reale, incrementando le ore passate davanti a smartphone e pc aumentando i rischi di farsi male, seriamente e inesorabilmente male”.
Lo psicologo analizza i dati allarmanti acquisiti dall’Ordine. “Questo è un dato grave e acclarato e ci dà la percezione del rischio a cui sono esposti i nostri ragazzi e di cui abbiamo ormai contezza. Sono in preoccupante aumento infatti i casi di autolesionismo e tentativi di suicidio è suicidio tra minorenni, che non sono tanto rari come si sperava”.
Questi fenomeni si possono combattere: è di oggi la notizia della condanna del Tribunale di Milano ai danni di una ragazza di 23 anni che, tramite il web, avrebbe istigato una ragazzina di 14 anni a compiere atti di autolesionismo.
“Uno studio realizzato dall’Istituto Piepoli per il Cnop pone l’accento proprio sui giovani, i più esposti a subire l’onda lunga di problemi psicologici con la salute mentale sempre più a rischio, con numeri altissimi di casi di autolesionismo” continua Gesualdo. I numeri sono paradossalmente diventati più corposi durante la seconda ondata, quando si è capito che l’emergenza da Covid19 non si sarebbe esaurita in fretta.
“L’allarme è arrivato forte e chiaro anche al Governo, il ministro Speranza ha dato il via allo stanziamento di 20 milioni di euro per reclutare psicologi e altri 8 per potenziare i servizi territoriali e ospedalieri di assistenza psicologica per bambini e adolescenti, e la presa in carico delle famiglie” – conclude Gesualdo.
“Abbiamo il dovere e la volontà di essere sempre più radicati sul territorio, soprattutto nelle scuole, specialmente nei casi che riguardano il futuro dei nostri ragazzi e delle loro famiglie”.