Capitale italiana Cultura 2022, la Puglia tifa per le finaliste Bari e Taranto

Per il 2022 la Puglia è l’unica Regione a vantare due finalisti tra i dieci in gara. Nel caso in cui Bari o Taranto con la Grecìa Salentina riuscissero a essere proclamate, l’Assessorato alla Cultura e al Turismo si proporrebbe come punto di riferimento per il coordinamento dei progetti presentati

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Firmato oggi il Protocollo d’intesa tra la Regione Puglia e i candidati a Capitale italiana della Cultura 2022, Comune di Bari e Comune di Taranto con la Grecìa Salentina, dall’Assessore Massimo Bray e dai Sindaci Antonio Decaro e Rinaldo Melucci. Obiettivo primario la promozione dei territori pugliesi come destinazione turistica che fa leva sui loro patrimoni culturali materiali e immateriali.

“Oggi abbiamo scritto una bellissima pagina per la Puglia. Una pagina che parla di gioco di squadra, di bellezza, di amicizia, di grandi obiettivi, di bene comune. La corsa per diventare Capitale italiana della Cultura 2022 parte con lo spirito giusto, con le città di Bari e di Taranto che procedono fianco a fianco e con la Puglia intera che tifa per loro e le sostiene” – è il commento del presidente della Regione Michele Emiliano.

Ventotto, da tutta l’Italia, le candidature pervenute al MiBACT per la manifestazione d’interesse scaduta il 7 luglio 2020.
La Puglia, con sei progetti presentati, è la Regione che risulta aver aderito in maniera più importante. Dieci i dossier selezionati tra i finalisti. Insieme ai due pugliesi, quelli di Ancona, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo e le Terre Alte della Marca Trevigiana, Procida, Trapani, Verbania e Volterra. Il 14 e 15 gennaio prossimi le relative strutture tecniche saranno chiamate a presentare i propri progetti dinanzi alla Giuria, in un’audizione pubblica. Al progetto vincitore il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo attribuirà un milione di euro utile ad attuare la programmazione proposta.     

Promuovendo lo sviluppo della cultura, tutelando e valorizzando il patrimonio storico e artistico, assicurandone la fruibilità, nel solco del dettato dell’art. 9 della Carta Costituzionale e dell’art. 12 dello Statuto regionale, l’Amministrazione pugliese, nel caso di attribuzione del titolo di Capitale italiana della cultura 2022 a una delle due realtà locali in lizza, si impegna a:

–  condividere le strategie e i programmi della Città Capitale 2022;

– stabilire idonee forme di coordinamento tra Regione e Città per realizzare programmi di cooperazione in campo culturale, relativamente al tema Capitale 2022;

–  aggregare le risorse umane, professionali, strutturali e finanziarie disponibili, per garantire la miglior riuscita del programma Capitale 2022;

– promuovere un coordinamento a scala regionale per realizzare politiche di marketing turistico-culturale che valorizzino le identità delle Città e della Regione intera;

– organizzare momenti di informazione e sensibilizzazione, soprattutto presso le scuole, le Università, le Accademie, i Conservatori e in ogni altra sede ritenuta opportuna per favorire la più ampia conoscenza del programma Capitale 2022.

La prima delibera approvata nel 2021 (n. 1 del 11/01/21) dalla Giunta regionale, presentata dall’Assessore alla Cultura, Tutela e sviluppo delle imprese culturali, Turismo, Sviluppo e Impresa Turistica, Massimo Bray prevede, inoltre, che l’Accordo di Programma Quadro sarà finalizzato al supporto istituzionale, finanziario, programmatico e promozionale delle iniziative previste, avvalendosi anche delle prestazione di servizi da parte degli Enti partecipati della Regione Puglia (Teatro Pubblico Pugliese, Apulia Film Commission, Pugliapromozione).

Qualora né il Comune di Bari né il Comune di Taranto con la Grecìa Salentina dovessero risultare la Capitale italiana della Cultura 2022, le parti si impegnano comunque a selezionare, di comune accordo, alcune iniziative particolarmente significative dei programmi culturali presentati in sede di candidatura, al fine di valorizzare il lavoro svolto e utilizzarlo per un rafforzamento dell’offerta turistico-culturale territoriale.

“L’assegnazione del titolo di Capitale italiana della cultura a uno dei territori pugliesi sarebbe molto più che una dotazione economica: sarebbe una eccezionale opportunità strategica. Un riconoscimento ai numerosi sforzi di tutela del patrimonio culturale, materiale  e immateriale, e una vittoria per le azioni messe in campo fino ad ora per valorizzarlo. E, soprattutto, sarebbe un’occasione per attuare la visione di futuro dell’intera comunità candidata: quella pugliese”.
Così ha commentato l’Assessore Bray.

“A Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna, Siena, Mantova, Pistoia, Palermo e Parma, già vincitrici delle edizioni passate, le ricadute positive di quelle straordinarie stagioni sono ancora sotto gli occhi di tutti. Per il 2022 la Puglia è l’unica Regione a vantare due finalisti tra i dieci in gara. Nel caso in cui Bari o Taranto con la Grecìa Salentina riuscissero a essere proclamate, l’Assessorato alla Cultura e al Turismo si proporrebbe come punto di riferimento per il coordinamento dei progetti presentati. Un garante perché le due candidate, l’eventuale vincitrice e quella che si troverà a spalleggiarla, lavorino insieme per un obiettivo comune: la crescita culturale ed economica del territorio e dei cittadini che lo animano con passione, talento, tenacia”.

“Questo accordo – ha dichiarato il sindaco di Bari Antonio Decaro – è il frutto di una strategia comune che ci vede ragionare insieme in una logica di sistema in cui le città di Bari e Taranto e la Regione Puglia, qualsiasi sia il risultato delle audizioni, si impegnano a condividere un programma di iniziative finalizzate alla valorizzazione turistica e culturale del nostro territorio, partendo dal grande lavoro svolto per la predisposizione dei due dossier di candidatura.

Per noi tutti si tratta di una grande opportunità di ripartenza attraverso la quale lasciarci alle spalle le innumerevoli difficoltà legate alle restrizioni e chiusure dovute alla pandemia e guardare con maggior fiducia al futuro, forti di un impegno comune che si declina tanto sul piano culturale quanto su quello economico. Con la sottoscrizione di questo protocollo si apre una fase del tutto inedita per la nostra regione, che ci consentirà di qualificare ulteriormente l’offerta culturale a scala territoriale, incrementando l’attrattività di tutta la Puglia”.

“Abbiamo tradotto in un provvedimento ciò che è realtà consolidata – ha spiegato il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci – ossia la competitività del “sistema Puglia” che da più di un decennio sta definendo il successo mondiale di una regione che attrae e conquista. Il titolo di Capitale Italiana della Cultura è talmente prestigioso da non poter essere appannaggio di una sola città: noi a Taranto lo avevamo già immaginato, coinvolgendo i comuni della Grecìa Salentina in questa avventura, ora allarghiamo questa consapevolezza anche a Bari.

Siamo consapevoli di un fatto – ha spiegato, Rinaldo Melucci, primo cittadino di Taranto – ossia che la cultura è la strada maestra: viviamo territori talmente ricchi di storia, tradizione e bellezza che dobbiamo mostrarli al mondo e a noi stessi a prescindere dalla vittoria di una competizione. Per questo nel protocollo abbiamo previsto anche un “piano B”: se nessuna delle nostre città dovesse diventare Capitale Italiana della Cultura 2022, ci impegneremo a selezionare eventi da entrambi i programmi e a realizzarli. Per Taranto, Bari e la Puglia, il 2022 sarà comunque l’anno della cultura“.

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