Le imprese agricole pugliesi hanno sostenuto in 1 anno costi pari a 20 milioni di euro di mascherine e gel igienizzanti per mettere in sicurezza gli oltre 100mila operai agricoli impegnati nelle campagne, da quando a marzo 2020 è scoppiata l’emergenza Coronavirus.
E’ l’analisi di Coldiretti Puglia, in occasione dell’adozione dell’avviso comune del partenariato economico, a cui Coldiretti ha aderito convintamente, con l’impegno di adottare – laddove possibile e in ragione del ciclo produttivo – ogni azione tesa ad ottenere una importante riduzione degli spostamenti del personale in organico nelle imprese pugliesi, ricorrendo il più possibile all’utilizzo dello smart working al fine di limitare le possibili occasioni di contagio in ambito lavorativo.
“In questo momento di incertezza per la brusca risalita dei casi di infezione è necessario creare ogni condizione utile di sicurezza, quando da gennaio 2020 a gennaio 2021 solo il 2,9% delle denunce di infortunio da Covid-19 al lavoro registrate dall’Inail in Puglia riguarda l’agricoltura, dove nelle oltre 100mila aziende agricole, stalle e più di 5mila imprese di lavorazione alimentare non si è peraltro mai smesso di lavorare per garantire le forniture alimentari alla popolazione”, afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
“Si tratta di uno sforzo necessario a garantire sicurezza che va riconosciuto e premiato – insiste Muraglia – quando l’emergenza ha fatto emergere una consapevolezza diffusa sul valore strategico rappresentato dal cibo e sulle necessarie garanzie di qualità e sicurezza in Puglia che può contare su una risorsa da primato mondiale ma deve investire per superare le fragilità presenti, difendere la sovranità alimentare e ridurre la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento”.
Nell’avviso comune del partenariato economico – aggiunge Coldiretti Puglia – sono state invitate le Prefetture e le autorità preposte al presidio del territorio, al monitoraggio continuo di strade e luoghi pubblici dove continuano ad assembrarsi giovani e adulti ed all’adozione di adeguate e concrete azioni di controllo finalizzate ad evitare che gli sforzi e gli ulteriori sacrifici richiesti a lavoratrici, lavoratori e imprese pugliesi vengano vanificati da diffusi atteggiamenti di refrattarietà alle regole.
“Sono stati stringenti i protocolli adottati dalle aziende agricole – aggiunge il presidente Muraglia – con un aggravio dei costi per la cartellonistica interna, i termo scanner, i trasporti con la riduzione a tratta del numero di operai condotti nei campi, la formazione, oltre al ridimensionamento degli spazi di lavorazione nelle aziende agroalimentari per garantire le distanze di sicurezza. Un impegno sul fronte della sicurezza a cui gli imprenditori agricoli hanno adempiuto con enorme senso di responsabilità, con la filiera agroalimentare che non può fermarsi proprio in questo momento in cui i consumatori sono in fila per acquistare gli alimenti base della dieta”.
Per questo semplificazione e sussidiarietà sono necessarie, soprattutto in questo periodo di emergenza – insiste Coldiretti Puglia – a recuperare lo spread di competitività delle imprese agricole pugliesi, considerato che l’attività legislativa rimanda spesso a provvedimenti amministrativi che alimentano una tecnocrazia insopportabile.
Coldiretti Puglia ha predisposto un vademecum per il lavoro nei campi, con gli operai agricoli che possono raggiungere la sede di lavoro muniti di autocertificazione, devono rispettare le distanze imposte tra le persone presenti in campagna, in serra e nei locali aziendali, devono avere a disposizione soluzioni igienizzanti e mascherine, oltre ad affiggere nei locali aziendali le indicazioni sui comportamenti da seguire.
Covid in Agricoltura, in Puglia in 1 anno spesi 20 milioni di euro solo per mascherine
Le imprese agricole pugliesi hanno sostenuto in 1 anno costi pari a 20 milioni di euro di mascherine e gel igienizzanti per mettere in sicurezza gli oltre 100mila operai agricoli impegnati nelle campagne