Plauso della federazione delle associazioni della terza età Senior Italia FederAnziani al Governo, in particolar modo al Ministro Giorgetti, per aver firmato in tempi brevissimi il decreto che permetterà a tutti i pensionati di avere una boccata di ossigeno dal 1 gennaio del 2023. Infatti, le rivalutazioni delle pensioni a partire dal 2023 aumenteranno del 7,3% medio, una percentuale importante, che rispetto alle esigue pensioni rappresenterà nel totale dell’anno quasi una mensilità in più.
La Federazione delle associazioni della terza età, analizzando il decreto, ha riscontrato anche che tali rivalutazioni saranno effettuate a seconda della pensione percepita netta, ad esempio;
Le pensioni di € 525 passeranno a € 563, con un incremento mensile di 38 euro nel 2023 per un totale di 494 € in più;
Le pensioni di € 722, passeranno a € 761, con un incremento mensile di 39 euro nel 2023 per un totale di 507 € in più;
Le pensioni di € 898, passeranno a € 950, con un incremento mensile di 52 euro nel 2023 per un totale di 607 € in più;
Le pensioni di € 1.073, passeranno a € 1.136, con un incremento mensile di 63 euro nel 2023 per un totale di 819 € in più;
Le pensioni di € 1.244 passeranno a € 1.319 con un incremento mensile di 75 euro nel 2023 per un totale di 975 € in più;
Le pensioni di € 1.415 passeranno a € 1.503 con un incremento mensile di 88 euro nel 2023 per un totale di 1144 € in più.
“Oltre che essere un buon inizio” dichiara Roberto Messina Presidente di Senior Italia FederAnziani, “è la dimostrazione che quando un Governo ci mette seriamente la testa oltre l’impegno, riesce in poco tempo a prendersi cura anche degli over 65. La parte della nostra popolazione più fragile che ha fatto grande questa Nazione” conclude Messina.