Gabriele Bianchi porta la Puglia sul podio entrando tra i 55 migliori Sommelier d’Italia

Maître e Sommelier, Gabriele Bianchi è anche considerato uno dei massimi esperti nell'uso di tè, tisane e infusi nell'alta cucina

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Classe 1995, Gabriele Bianchi nasce a Cecina in provincia di Livorno.
La sua passione per il mondo del food&beverage lo porta presto ad allontanarsi da casa per collezionare importanti esperienze in giro per l’Italia: presso la prestigiosa Enoteca Pinchiorri di Firenze, presso Da Vittorio a Bergamo, a Villa Crespi a fianco di Chef Antonino Cannavacciuolo, fino ad arrivare, nel 2019, ad essere insignito del premio “Miglior Cameriere d’Italia’ da Emergente Sala.

Maître e Sommelier, Gabriele Bianchi è anche considerato uno dei massimi esperti nell’uso di tè, tisane e infusi nell’alta cucina, tanto da essersi aggiudicato un posto nella prestigiosa classifica di Forbes 2022 tra i 100 giovani leader del futuro under 30 per la categoria food&drink.

La sua passione lo spinge anche alla condivisione. Dopo aver ricevuto il premio come Miglior Cameriere Under 30, Gabriele Bianchi ha infatti deciso di parlare di sé e del suo lavoro sui social network, per mostrare, soprattutto ai giovani, la bellezza del mestiere di sala. Da qui sono state numerose le apparizioni sia in tv, in programmi come “Detto fatto” e in radio su Rtl. Nel settembre del 2021 nasce anche la sua associazione “Dimensione Sala” che vuole accompagnare i giovani sulla strada per il mondo della ristorazione e dell’accoglienza.

Oggi Gabriele è alla direzione dell’Hotel Relais Villa San Martino** I, di Martina Franca con all’interno il Ristorante Fine Dining Nino e il ristorante che racconta la Puglia nella sua essenza “Il Trullo di Ninò”.

Come raccontato durante la premiazione, alla domanda quali sono gli aspetti che ritieni fondamentali per la gestione del lavoro, Bianchi risponde:

La gestione di una cantina è un lavoro complesso che comporta uno studio e una grande conoscenza della materia. L’organizzazione de mio lavoro si basa molto sulla preparazione, infatti conosco perfettamente il livello di studio del min staff, e, soprattutto, le caratteristiche di ognuno a livello umano. Abbiamo due persone che si occupano della cantina all’interno e due persone che si occupano della vendita.

Infine c’è l’aspetto della comunicazione, un punto fondamentale per me: con la grande evoluzione che ha fatto il mondo vino se non siamo in grado di comunicare le differenze e le peculiarità di una bottiglia rispetto a un’altra, non avremo un risultato vincente nell’ambito della vendita.

Oggi la carta vini deve girare. Trovo anche che sia molto importante far divertire la clientela facendo scoprire nuovi vini e stili.

Continua inoltre raccontando come la cultura del consumo sul vino sia in continua evoluzione.

Penso che il mondo del naturale e del biodinamico sarà una tendenza importante che crescerà ancor di più rispetto agli ultimi anni. Le persone, oggi, per la maggioranza, bevono bottiglie giovani e di pronta beva, cercano soprattutto vini con caratteristiche di abbinamento a tutto pasto, e proprio questo è un aspetto da non sottovalutare. Come nel mondo della cucina, anche in quello del vino, oggi vince la semplicità”.

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