Le Grotte marine pugliesi: l’incanto a due passi dal mare

In Puglia vi è una vasta scelta: le cavità sotterranee sono uniformemente ubicate in tutta la regione, dalle Murge al Salento

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Le grotte pugliesi sono considerate una meraviglia assoluta per tutti gli appassionati di speleologia.
Migliaia sono i siti dislocati su tutto il territorio regionale, alcuni dei quali meravigliosi e particolari.
Sorprende il fatto che in uno scenario roccioso, vi sono alcune di esse che si affacciano direttamente sul mare: in Puglia vi è una vasta scelta, infatti le cavità sotterranee sono uniformemente ubicate in tutta la regione, dalle Murge al Salento.
Le grotte più famose e importanti sono quelle di Castellana, cavità carsiche ricche di stalattiti, stalagmiti, cortine, colonne, preziosi cristalli che occhieggiano ovunque, rendendo lo scenario interno magnifico.

Non solo. Tra le grotte più affascinanti e spettacolari ci sono quelle marine, comprese tra Polignano e Monopoli, nella provincia di Bari. Emblematica e famosa è Grotta Palazzese, sito speleologico di caratura nazionale, dove è stato addirittura costruito un ristorante scavato nella roccia calcarea.
Basta spostarsi una cinquantina di chilometri ad ovest e si trova la grotta di Curtomarino, ad Acquaviva delle Fonti, sito di natura carsica già attivo in epoca neolitica: una delle cavità più interessanti di tutta la Puglia, qui infatti sono stati ritrovati numerosi reperti archeologici antichi.

Più a sud, ed in particolare in Salento, altre grotte rendono più avvincente il soggiorno in Puglia.
In ordine di bellezza vi sono le grotte di Porto Cesareo, ubicate nell’area protetta di Torre Lapillo: cavità sottomarine tra i fondali, ideali per tutti gli amanti dell’immersione subacquea. Tra le variegate specie di pesci presenti, i vari giochi di luce che vengono a formarsi, i sub godono di un panorama incredibile offerto dall’acqua cristallina del Mar Ionio.

Più antica, ma non meno apprezzabile, è la Grotta Montani, nel territorio di Salve in provincia di Lecce, situato nella punta estrema della Puglia. Fossili e resti animali risalenti addirittura a 70 mila anni fa, a testimonianza della presenza in questa grotta dell’uomo di Neanderthal.
Un’altra meraviglia preistorica del Salento è la Grotta Febbraro, un sito speleologico caratterizzato da un lungo corridoio che termina in un deposito di conchiglie e di altri animali marini.
Per finire vi è la grotta di San Ermete, forse il primo luogo di frequentazione umana del Salento, popolata dall’uomo nel Neolitico e probabilmente anche nel Medioevo.

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