Polignano – Concorso culinario per coniugare tartufo e cucina marinaresca

La prima edizione della manifestazione, che si rivolge agli istituti alberghieri regionali, si terrà il prossimo 26 novembre proprio nella cittadina costiera barese

0
201

Il tartufo che sposa le preziosità di mare. È con l’obiettivo di coniugare il raffinato e profumato fungo italiano con l’eleganza dei piatti della cucina marinaresca pugliese che è nato il progetto culturale e didattico promosso dal deputato Giuseppe L’Abbate (M5S) in collaborazione con l’Accademia del tartufo nel mondo e l’Istituto alberghiero Domenico Modugno di Polignano. 

La prima edizione della manifestazione, che si rivolge agli istituti alberghieri regionali e ha ottenuto il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, si terrà il prossimo 26 novembre proprio nella cittadina costiera barese.

L’idea di un concorso tra istituti alberghieri della Puglia per sperimentare il connubio tra la cucina marinaresca locale e il profumato e pregiato fungo è nata durante l’ultima edizione del Libro Possibile, proprio a Polignano – dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in commissione Agricoltura alla Camera e già Sottosegretario al Mipaaf durante il Governo Conte II.

I protagonisti di questa vetrina del gusto volta ad esaltare i prodotti pugliesi saranno i giovani chef degli istituti regionali che delizieranno le giurie, tecnica e di degustazione, con i piatti interamente ideati da loro. A sostenere il progetto ci saranno inoltre l’azienda Urbani Tartufi di Scheggino (Perugia), dal 1852 riferimento mondiale del settore, e le delegazioni locali dell’Associazione Italiana Cuochi e dell’Associazione Italiana Sommelier, per l’abbinamento vini.

Ringrazio – prosegue L’Abbate – la dirigente Manghisi e lo staff dell’Istituto Modugno nonché il professor Cristini per un progetto che ritengo possa essere motivo anche per innovare la nostra cucina pugliese, facendoci scoprire un alimento come il tartufo. Il prezioso e pregiato fungo è presente anche qui in Puglia, ma occorre valorizzarlo sia ai fini agricoli sia per quelli ristorativi” – conclude il parlamentare 5 Stelle.

Lascia un commento

Inserisci il tuo commento
Please enter your name here