Puglia da record alla BIT di Milano 2022

In 3 giorni operatori coinvolti in 1500 incontri con i buyers da tutto il mondo nel padiglione Pugliapromozione

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Puglia da record alla BIT 2022, con un bilancio ampiamente positivo.
50 operatori turistici pugliesi, 40 postazioni per gli incontri B2B (business to business), circa 35 gli appuntamenti giornalieri programmati per ciascuna azienda: sono numeri importanti quelli registrati dalla Puglia nella tre giorni della Borsa internazionale del turismo.

Le aziende pugliesi della ricettività e dell’intermediazione hanno avuto la possibilità, all’interno dello stand della Puglia, di stringere relazioni commerciali con buyers da tutto il mondo, mettendo a segno oltre 1.500 incontri B2B promossi da Pugliapromozione, all’interno dell’area dedicata alle relazioni e alle attività di marketing.

I buyers hanno potuto fare anche un’esperienza unica e altamente suggestiva grazie alla realtà virtuale di Fly-ON, un progetto innovativo vincitore del bando regionale PIN (iniziativa promossa dalle Politiche Giovanili della Regione Puglia e ARTI) che li ha portati “a visitare” Gravina in Puglia e le gole profonde dei suoi canyon con la visuale mozzafiato dei droni. Un tour in realtà immersiva che ha permesso, stando seduti alla Bit, di entrare nel cuore dei paesaggi di una delle zone archeologiche più grandi del sud Italia.

“È stata una tre giorni davvero intensa e ricca di opportunità, questo ci dà ulteriore spinta per il prossimo futuro – ha commentato Gianfranco Lopane, assessore al Turismo Regione Puglia -. Questa edizione della BIT ci dice una cosa molto chiara: la Puglia resta protagonista della scena del turismo italiano ed internazionale: dall’arte all’enogastronomia, dai paesaggi al wedding, siamo una regione molto attrattiva e i numeri in ripresa ci danno ragione.

La Puglia è terra di accoglienza e, come dice lo spot di Rubini, autentica meraviglia. Rivolgeremo la massima attenzione alle iniziative presentate dai Comuni, siamo al loro fianco nei percorsi di collaborazione tra realtà locali e di promozione delle destinazioni, e saremo vicini anche agli operatori che in questi giorni hanno potuto incontrare tantissimi buyer.

Le politiche di rilancio post-pandemico saranno sicuramente orientate alla sostenibilità in tutte le sue declinazioni, ai modelli di turismo di prossimità che in questi due anni di emergenza sanitaria ci hanno permesso di essere reattivi e compensare il calo dei flussi esteri. In questa delicata fase di crisi internazionale, l’invito che rivolgo a tutti gli operatori del turismo è quello di restare uniti per costruire insieme una strategia che valorizzi il grande potenziale del brand Puglia”.

“All’edizione della ripartenza della BIT di Milano, i nostri valori naturali, paesaggistici e culturali hanno spiccato confermando il posizionamento della Puglia in tutti i diversi segmenti turistici – ha dichiarato Raffaele Piemontese, vice presidente della Regione Puglia ed assessore al Bilancio -.

La Puglia ha appeal nel segmento tradizionale che preferisce il nostro mare, fino a quello di chi vuole vivere l’esperienza dei borghi, dallo sportivo a quello che orienta le sue scelte di viaggio in base agli stimoli artistici e culturali. E’ molto importante che questo risultato diffonda i suoi effetti positivi dal Gargano al Salento, dalle Murge ai Monti Dauni, e che si concretizzi per 365 giorni l’anno”.

Ecco un bilancio finale, con novità e conferme, raccontate da alcuni operatori turistici pugliesi. “Quest’anno è andata molto meglio, meglio addirittura degli anni pre covid. C’è voglia di ripartenza. In più, c’è stata un’ottima selezione dei buyers, che apre nuove prospettive di crescita”, ha detto Gianluca Metrangolo, imprenditore con strutture ricettive a Lecce, Fasano, Otranto e Santa Maria di Leuca.

“Il contesto generale è quello di un 2022 nel quale si punta ancora sul turismo di prossimità, ferma restando l’attenzione per il mercato estero che rimane sempre alta – dice Luca Scandale, direttore generale di Pugliapromozione – per un settore come il turismo che vale l’11% del PIL della Puglia”.

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