Quattro morti di legionella al Policlinico di Bari: il batterio scorreva nelle tubature

Nell'inchiesta sono indagati cinque dirigenti del Policlinico, per i reati di omissione di atti d'ufficio e morte come conseguenza di altro delitto, tra i quali il direttore generale Giovanni Migliore

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Quattro morti per legionella, contratta durante la degenza tra il 2018 e lo scorso agosto, nei padiglioni Chini e Asclepios del Policlinico di Bari che ora sono stati posti sotto sequestro dalla Procura di Bari.

I carabinieri del Nas quindi hanno sequestrato, con facoltà d’uso, i due padiglioni perché “infetti da batteri di legionelle”.
Nell’inchiesta sono indagati cinque dirigenti del Policlinico, per i reati di omissione di atti d’ufficio e morte come conseguenza di altro delitto, tra i quali il direttore generale Giovanni Migliore

I dirigenti del Policlinico di Bari, dopo il primo decesso causato da una infezione da legionellosi il 10 giugno 2018, non avrebbero adottato “alcuna misura di controllo e bonifica per l’eliminazione del batterio, la cui presenza era stata accertata”, già all’epoca, “nell’acqua prelevata dai rubinetti del reparto di Medicina interna Frugoni”, nel padiglione Chini dove il paziente era stato ricoverato dal 5 al 15 maggio 2018.

E’ quanto emerge dall’indagine che ha portato oggi al sequestro con facoltà d’uso dei padiglioni Chini e Asclepios. (Fonte ANSA).

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